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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, aprile 30, 2022

💛YHW

 Piccola parentesi mia a riguardo, avendo a che fare con i miei strumenti di studio preferiti, i Sacri Archetipi Ebraici

La Y, sempre così presente nella nostra Antica Civiltà Sarda, è il Decimo Archetipo Ebraico Yod, con funzione "concentrazione"

Energeticamente, è importantissimo, perché è il punto di inizio di ogni creazione, talmente importante, che la Y è la prima lettera del nome di Dio YHWH, o YHW, per restare nel nostro ambito.

La H è il quinto Sacro Archetipo Ebraico He', con funzione "vita", indica quell'equilibrio necessario, tra le due energie, affinché la creazione possa essere possibile. È probabilmente la forma grafica e simbolica tra le più antiche, perché ne abbiamo traccia anche in siti archeologici come quello di Gobleki Tepe, risalente all'11.000 aC, e che poi ritroviamo in ogni rappresentazione di Divinità o semiDei, in ogni cultura e in ogni periodo, compreso nella Tanit, quando vengono rappresentati con le braccia aperte, in equilibrio, e generalmente con due animali, speculari, tenuti per le mani, ad indicare l'equilibrio degli opposti, funzionali alla creazione, all'alchimia.

La lettera H, così importante nella nostra Antica Civiltà, tanto da esserne la koine' concettuale e simbolica in ogni rappresentazione della nostra Antica cultura, dove gli Opposti, agiscono in sinergia(sole/luna, acqua/fuoco, dentro/fuori, vuoto /pieno, ecc..) è ben rappresentata dalla Tanit, ed è talmente importante, che nel nome di Dio YHWH è ripetuta due volte, in quanto rappresenta quel Sacro Femminino, coppa dell'equilibrio, attraverso il quale l'energia maschile si può manifestare e prendere forma, prendere vita. Infatti, come ho scritto, la He', come Archetipi, ha funzione "vita".

E poi abbiamo la Vav, il sesto Sacro Archetipo Ebraico, con funzione "congiunzione"

È l'energia che fa da collante tra l'energia mascolina Y e l'energia femminile H. 

Y, decimo archetipo

H, quinto archetipo

10+5, fa 15, che ridotto ad un'unica cifra, diventa 6, come il nostro archetipo Vav.

Il 6 estremamente presente nella nostra Antica Civiltà Sarda, come l'esagono nel mento del Gigante, come cubito reale, come fiore della vita a sei punte, nella maschera  dei Boes.

Come canovaccio concettuale di unione degli opposti, in ogni aspetto.

Un YHW, che ci rappresenta profondamente, che offre le chiavi per capire la spiritualità, la simbologia dei nostri antenati nelle loro infinite e magnifiche manifestazioni.

Sempre in cerca dell'equilibrio, della perfezione, dell'armonia degli opposti, del contatto tra cielo e terra,

Di una comunicazione sempre intensa e forte, con il Divino, e manifestato poi, in terra, nelle magnifiche opere che ci hanno lasciato.


Piccola parentesi.

Le scanalature della protezione dell'avambraccio del Gigante, sono 10, come le scanalature del costume sardo di Ittiri, dal quale pendono 10 doppi bottoni Sardi.

La sfera, la completezza, il grembo della creazione

Un sigillo di appartenenza, di regalità, arrivato fino ai giorni nostri

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Tiziana Fenu

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SIGILLI BRONZEI DI TZRICOTU DI CABRAS.

 

1) YHW SESSO (maschile e femminile) CHE DA' LA VITA. 

2) YHW E IL FIGLIO. 


Qualcuno ha 'protestato' perchè i due passi da noi citati dei documenti di Tzricotu (ricordo che sono due di quelli in calco) del post precedente non hanno la traduzione. Beh, io amo confidare spesso nel fatto che, almeno i miei 'amici', abbiano comprato e siano in possesso del  testo didattico 'I geroglifici dei Giganti' ovvero l'introduzione allo studio della scrittura nuragica (pp. 105 - 108). E se non proprio non l'hanno siano in grado di procurarselo in biblioteca o altrove. Si tratta in fondo di una piccola fatica che, per altro, permette ci capire certe cose fondamentali sull'antica scrittura 'sacra' dei Sardi. Una di queste 'cose' è ad esempio quella che riguarda la 'natura' di YHW, il dio supremo dei sardi dell'età del bronzo e del ferro: YHW è divinità 'fallica' ma è anche divinità femminile. Infatti, la voce 'arwh' significa 'nudità', in generale.  In ogni caso, la prima espressione ' YHW hy 'arwh ' significa 'YHW è sesso (maschile e femminile) che dà la vita'; la seconda 'YHW w h bn ' significa 'YHW e suo figlio' (ovvero il Gigante di cui è riportato il nome nel sigillo di bronzo). In quest'ultima si ha la chiara informazione che 'i giganti' (quelli delle statue del monte sacro di Cabras) sono figli divini di YHW. In quanto tali sono 'santi e guerrieri' e intercedono per lui. Per questo sono 'armati' e lottano'. Non c'entrano nulla i guerrieri della guerra ma 'i guerrieri' difensori, come ancor oggi sono intesi nelle lodi (gosos, goggius) dei santi cristiani o cristianizzati di Sardegna. Ci vuole poi così tanto per capirlo? Capire che le tre tipologie luminose (i famosi 'occhi')  di guerrieri di Monte 'e Prama costituiscono una grandiosa metafora?  Capire che quei 'tori' possenti  difendevano una volta la gente in vita e in morte come oggi ti difendono Sant'Efisio, San Gavino, Sant'Antonio, ecc. ecc.? 


(In all. Il braccio con il parabraccio e l'arco del 'gigante santo figlio di Dio (yhw) protettore')

Prof. Gigi Sanna, docente, autore, esperto di antiche scritture e alfabeti.


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