Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, aprile 12, 2022

💚Dee Madri tesoro Priamo

 Prendendo spunto da un bellissimo  post sulle Dee Madri  del ricercatore Roberto Giacalone, di cui vi posto il link(https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3086448205016678&id=100009545872101), vorrei soffermarmi un attimo su alcuni particolari che mi hanno colpita.

Sui due vasi bombati antropomorfi, appartenenti al tesoro di Priamo, il leggendario ultimo re di Troia, a Hisarlik, nella moderna Turchia, a sud di Istanbul, risalenti al III millennio aC, mi colpiscono in particolare la forma, particolarmente bombata, l'arcata sopraciliare che forma una "T" con il setto nasale, le due piccole protuberanze verso l'alto come due piccole braccia, e la parte destra, leggermente più sviluppata della sinistra. 

Sulla conformazione a "T" dell'arcata sopraciliare, è la conformazione tipica degli Iniziati.

Si trova anche nei nostri Giganti di Mont'e Prama e nelle nostre Dee Madri di Cabras.

Una conformazione che indica il ventiduesimo Archetipo Ebraico Tau, o Tav, che indica la tappa finale, il marchio, il segno lasciato da un sigillo. Un segno che rappresenta il sacrificio, inteso come "fare sacro", per raggiungere la conoscenza e l'immortalità, la vita dopo la morte. 

Un simbolo, quindi, che rappresenta il portale tra le dimensioni, tra il mondo dei vivi e quello dei morti. 

Tra passato e presente. 

E su questo aspetto è importante sottolineare come, la figlia del re Priamo di Troia e di Ecuba, gemella di Eleno, fosse Cassandra, la sacerdotessa del tempio di Apollo, da cui ebbe la facoltà di preveggenza. 

Sottolineo questo aspetto perché innanzitutto la forma bombata delle due statuine, oltre che simboleggiare la morbidezza del Grembo Femminino, ricorda la sfera di cristallo delle preveggenti di ogni epoca, così come le mani alzate (che qui risultano due piccole appendici) sopra la sfera di cristallo, in modalità oracolante. Può darsi che questo rituale derivi proprio da queste forme bombate che magari si riferiscono al Sacro Femminino di Cassandra. 

Noto che i particolari del lato destro di questi due vasi, risultano leggermente più grandi di quelli, speculari, sul lato sinistro. 

Nella prima statuina a sinistra, in particolare, abbiamo, sul suo lato destro una doppia pupilla diversa da quella sul lato sinistro, che risulta singola. Questo indica una capacità di preveggenza, di vedere oltre, come le doppie pupille dei nostri Giganti di Mont'e Prama. 

Inoltre, il capezzolo destro, che con ombelico e capezzolo sinistro forma una perfetta triade creativa, risulta come se fosse una testa di serpente, con la fessura delle palpebre, ben visibile, obliqua. 

Quindi abbiamo un lato destro effettivamente, non solo più pronunciato, ma presenta simboli diversi dal lato sinistro, e il lato destro, rappresenta il Mascolino. 

Questo aspetto mi ha stranito già da ieri. La testa del serpente, che è legato al Femminino, sarebbe dovuto essere sul lato sinistro, che, corrisponde, appunto, al Femminino. 

Poi ho capito perché. Se la mia intuizione è giusta, tutto corrisponde perfettamente. 

Se questi due vasi, il primo in particolare, rappresentano una figura esoterica e di estrema importanza per la società, come Cassandra, c'è da considerare un fatto importantissimo che giustifica sia la testa del serpente al posto del capezzolo destro, sia la doppia pupilla destra. 

Abbiamo detto che Cassandra era la sacerdotessa del tempio di Apollo, da cui ebbe in dono la preveggenza.

Ma Apollo era famoso proprio per aver sconfitto un serpente, un pitone, per l'esattezza, che aveva perseguitato per tanto tempo la madre, Leto, prima della sua nascita, costringendolo sempre alla fuga di terra in terra. Apollo stano' Pitone dalla sua grotta, con una torcia accesa, e lo finì con un'infinità di frecce.

La caverna del serpente Pitone, divenne il più famoso oracolo di tutto il mondo antico, l'oracolo di Delfi.

Apollo si impossesso' dell'oracolo di Delfi e diede alla sacerdotessa oracolo, il nome di Pizia, che vuol dire sacerdotessa.

Quindi, anche Cassandra, come sacerdotessa di Apollo, porta, i segni, se questo vaso in particolare la rappresenta, dell'iniziazione oracolare ricevuta da Apollo, i cui segni, sono la doppia pupilla destra e la testa di serpente, o meglio, di pitone, sul capezzolo destro, sul lato maschile, a sottolinearne il Dono, ricevuto e manifestato, grazie al Mascolino.

Il capezzolo è un elemento androgino, appartiene sia al maschile che al femminile, ma simbolicamente, rappresenta nutrimento.

Una figura oracolante di quella portata, era sicuramente un nutrimento per la società, anche se di Cassandra in particolare, va considerato anche il lato "negativo".

Secondo la leggenda, avrebbe estorto il dono della preveggenza ad Apollo, che aveva perso la testa per lei, promettendogli di concedersi ad esso, senza mai, però, concretizzarlo.

Allora, Apollo, per vendetta, non potendo revocare il Priviligio che le aveva concesso, aggiunse una pena al Dono: che Cassandra avrebbe detto sempre la verità e che nessuno le avrebbe mai creduto.

È la fine della tradizione orale per mano femminile, a cui subentra quella mascolina della scrittura, per mano maschile, Apollo, Toth, e tutte le divinità che hanno rappresentato questo passaggio di declino del Femminino.

Lo stesso gesto di uccisione del Serpente, del Pitone, indica la fine di un Femminino che veniva identificato con il serpente, come le prime Dee Madri delle società matriarcali.

La vulva esposta, non in segno di potere, ma come il simbolo, secondo me, di un Femminino che viene svilito da una visione maschilista incombente.

Visto che se l'è tenuta preziosa, adesso viene esposta a tutti, con i segni di un potere Divinatorio che gli è stato conferito da un Mascolino.

Questo sottolinea anche l'aspetto distorto del Femminino, secondo me, quando lusinga il Mascolino per ottenere qualcosa, che invece le è innato, come il dono della preveggenza, del "vedere oltre", del Terzo occhio.

Apollo maledice Cassandra, sputandole nella bocca, togliendo verità alle sue parole.

L'occhio sinistro di Cassandra, non può nulla, rispetto a quello destro, mascolinizzato.

E dire che le Bithie dalle doppie pupille, le nostre sacerdotesse oracolari che esercitavano all'interno dei nuraghi, provvisti di apposite nicchie per i numi oracolanti, hanno ereditato questo dono esclusivamente da parte femminile, anche se la doppia pupilla indica sinergia di Sole e Luna insieme.

Ma in questo caso, è solo la pupilla destra ad essere doppia. 

Le maghiarjas, le «maghe, le maliarde».

La donna che ammalia, che seduce, che "conduce a sé", è da zittire e penalizzare in un qualche modo, poiché pericolosa.

E allora si estremizza e mistifica questo potere, sino ad arrivare alla donna mostro, come la Gorgone Medusa, che pietrifica con lo sguardo.

In alcune civiltà, come quella minoica, o sarda, il Matriarcato è durato più a lungo, basti vedere la dea dei Serpenti minoica, che governa le due energie opposte della kundalini.

Una Dea dalle fattezze e abbigliamento sardo, che ancora esiste nella nostra tradizione, come ho precedentemente esposto a riguardo

(https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/dea-dei-serpenti-minoica.html?m=0).

Due vasi, questi, straordinari, che raccontano molto di più di una rappresentazione del Femminino.

Raccontano il passaggio da un'epoca all'altra, nel quale il Femminino ha ceduto, o è stato usurpato, o si è dimenticato, il suo potere innato.

Che non deve mistificare, sedurre, o ammaliare.

Deve "Essere".

Semplicemente. Nella sua Pienezza.

E nella sua trasparenza e Bellezza.


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com

Dee Madri Tesoro di Priamo




Nessun commento:

Posta un commento