💛Sephiroth e tavolette di Tzricotu

 Come avevo già anticipato tempo fa in un post(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/la-sephiroth-sarda.html), mi sembra evidentissimo che la struttura dei sigilli di Tzricotu, rappresentino la stessa struttura dell'Albero della Vita, che nasce proprio in seno alla Cabala della mistica ebraica della Palestina. 

Palestina, nella quale si trova il monte Ebal. 

Le immagini a confronto(la prima), lo dimostrano. 

Nel Nuovo Testamento, gli Ebrei sono i Giudei che abitano la Palestina e che parlano aramaico. 

Giudei. 

Giudicati 

Giudici. 

La Sardegna venne divisa in Giudicati, infatti, le quattro entità istituzionali nelle quali la Sardegna risulta divisa dopo la metà del Mille, erano organismi configurati dal punto di vista giuridico come veri e propri stati. Al vertice della struttura stava il giudice ("iudike, iuighe"), titolo ordinariamente ereditario "di diritto"

I simboli degli Archetipi Ebraici presenti nel simbolo della tribù dei Dan sono una Dalet e una Nun, e insieme formano la parola Dan, che significa "giudicare" (https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0) 

Solo i Giudici potevano portare le trecce lunghe, come il nostro Gigante di Mont'e Prama.  

I sigilli come le tavole della legge donata a Mosè.

Sinai.

Sinnai.

I precetti esemplificati nella Struttura dell'Albero della Vita, che ha la stessa disposizione grafica dei nostri sigilli.. 

La verità è sempre più vicina.

Tiziana Fenu©®

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Da un post di prof. Sanna(https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10223098978916405&id=1039280542

PALESTINA E SARDEGNA. I SIGILLI BRONZEI DI TZRICOTU DI CABRAS, IL COCCIO DI ORANI  E Il PIOMBETTO DEL MONTE EBAL. QUANTO SONO DISTANTI CRONOLOGICAMENTE? 

Uno dei peccati più eclatanti dell'archeologia sarda di tutti i tempi è quello di aver preso sottogamba le 'tavolette' (oggi si sa che sono, addirittura, i sigilli dei 'Giganti di Monte 'e Prama!) rinvenute nel ripostiglio che si trova nei pressi del Nuraghe Tzricotu di Cabras. Ciechi per paradigmi fasulli (i nuragici non scrivevano), impreparati paleograficamente ad interpretare i segni delle scritture anteriori a quella fenicia, inclini ad accettare congetture purchessia ( la stupidaggine 'bizantina' avanzata dal medioevalista Serra e fatta propria da quasi tutti gli studiosi invoca biasimo perenne) gli archeologi hanno praticamente respinto e gettato alle ortiche delle eccellenze scrittorie di prim'ordine. Di tutti i tempi. Il tempo per rimediare ancora ci sarebbe ma la paura di fare una ennesima figuraccia (dopo quella della barchetta fittile di Teti) tarpa le corte e deboli  ali della Sovrintendenza che nonostante i nostri (e non solo nostri) accorati (e disperati) appelli non si decide a far periziare la tavoletta A1 o 'sigillo specimen' della serie dei sigilli regali; sigilli che, purtroppo, si hanno ancora solo in calco (realizzati dall'odontotecnico di Oristano Ninny Blumenthal nel 1995-6). Se detta perizia fosse stata diligentemente eseguita  la figuraccia sarebbe stata forse dimenticata e il ricorso alla scienza della metallografia ci avrebbe suggerito con sicurezza il periodo di realizzazione dei manufatti. In SAGRA (2004) avevamo ipotizzato, su basi scientifiche paleografiche (soprattutto l'esame dei minuscoli segni ugaritici e protocananaici), che i sigilli potessero risalire al XIII -XII secolo a.C. Da quanto riusciamo a capire anche le piccolissime valve (2X2 cm) e la microscopica scrittura dell'oggetto della maledizione di YHW di Ebal sono state fatte risalire al XIII secolo a.C. Avremmo quindi, se la nostra interpretazione circa i segni   è corretta, una contemporaneità tra i documenti di Tzricotu di Cabras  e quello del sito del Monte Ebal. (Non solo. Avremmo anche una certa contemporaneità anche con il ‘documento’sudanese del tempio di Soleb con la nota iscrizione in geroglifico ‘territorio degli SHASW quelli di YEHUA’ (Geova- yhwh)). Ora, tra non molto di sicuro noi sapremo, per esiti periziali, a che periodo preciso (o quasi) risale il piombetto del Monte Ebal. E il bronzetto di Tzricotu custodito dalla Sovrintendenza di Cagliari a che periodo risale? A questo punto finirà lo scandalo del silenzio  e si farà o no la perizia metallografica del sigillo ‘specimen’ della serie dei sigilli dei ‘Giganti’ di Monte ‘e Prama? Ci si deciderà finalmente, perchè costretti, sulla base della ‘stupefacente’ coincidenza paleografica tra il documento palestinese e quelli sardi recanti inciso il nome di YHW? E data la coincidenza, ancora paleografica, tra il coccio di Orani, contenente sempre il nome di YHW, e il piombetto del Monte Ebal, ci si deciderà a ‘riabilitare’ il documento (ritenuto erroneamente quanto stupidamente ‘falso’) e a farlo periziare il più presto possibile con la tecnica della termoluminescenza?    

In all.(foto in basso) I sigilli dei 'Giganti' di Monte 'e Prama con i nomi incisi di YHW ( calco b, calco c e calco d).

Prof. Gigi Sanna, docente, autore, epigrafista, esperto in antiche scritture e alfabeti.

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