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domenica, settembre 12, 2021

💛31 agosto celebrazione Amazigh

 31 agosto, celebrazione dell'Amazigh, simile ad alcuni dei nostri "capovolti". 


Da un post, sulla bandiera Amazigh, di cui oggi si celebra la nascita. 

(https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=332614644964483&id=100046478508495) 

Simbolo che è molto simile ad alcuni dei nostri capovolti, come quelli della Domus de Janas "Sas Concas" di Oniferi, in provincia di Nuoro. 

Il post parla delle isole Canarie, e proprio su queste vennero ritrovare delle pintadere come quelle sarde, e vi era una popolazione, i Guanci, che per molti aspetti rimandano alla nostra Antica Civiltà. 

Il post in questione descrive così la bandiera


AMAZIGH

Il 30 agosto si celebra la nascita della bandiera Amazigh e per estensione il giorno dei popoli Amazigh.

Il simbolo dell'uomo in rosso ha un carattere antropomorfo, con sembianze umane, ed è conosciuto fin dalla preistoria, il suo significato attuale è dovuto a Mohand Arav Bessaoud, fondatore dell'Accademia Berbera nel 1966 e simboleggia il popolo Amazigh.

La bandiera Amazigh:

La fascia blu (amicizia) rappresenta il Mar Mediterraneo e l'Oceano Atlantico, la costa dell'Amazigh da millenni.

Al centro, la fascia verde (Azegzaw) rappresenta la natura e la fertilità delle valli nordafricane. Terre verdi che gli Amazigh coltivano da tempo immemorabile.

La fascia gialla (Awragh) simboleggia la sabbia del Sahara (Tiniri in Tamazight), la zona dei Tuareg.

Questi tre colori simboleggiano la costa settentrionale dell'Africa con il Mediterraneo, l'Atlantico con le Isole Canarie a nord-ovest e il deserto del Sahara a sud, e il loro attaccamento e amore per la loro terra.

Il segno della figura Amazigh ⵣ, è la lettera dell'alfabeto Tifinagh "yaz". Simboleggia "l'uomo libero", che è il significato della parola "Amazigh". In rosso perché rappresenta il colore della vita, ma anche il colore della resistenza. Sulla bandiera rappresenta il principio della vita eterna e un simbolo del sangue dei martiri per la libertà. Per questo rappresenta il simbolo degli uomini liberi che difendono la loro cultura e la loro terra.

Le Canarie, come uno dei più antichi popoli Amazigh, hanno guidato l'unificazione del Tamazgha e la creazione della sua bandiera.

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Nel mio post sulla pintadera (https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/la-pintadera-sarda-e-un-ancestrale.html?m=1), scrivevo così, riguardo il significato di "pinta", che significa "cinque". 


" vi è una strana assonanza tra il "quinque" latino e il nome "Quinci"

Che fossero antichi atlantidei sardi?

Ho trovato delle affinità molto interessanti riguardo  la popolazione nuragica Sarda e i Guanci   ai quali si attribuisce la paternità della pintadera esposta nel museo delle Canarie

I Guanci erano gli antichi abitanti delle isole delle Canarie, molto particolari.

Allo sbarco degli Spagnoli nel XIII secolo essi credettero di essere unici sopravvissuti ad una antica catastrofe, un' inondazione che affondò le loro terre , i cui sopravvissuti si salvarono sulle montagne. Ricordo dell'inondazione, che conservavano nella loro memoria mitica e storica.

Dei Guanci se sa pochissimo.   Vivevano nelle grotte che decoravano con figure astratte e geometriche, simboli misteriosi che formavano spirali, triangoli, strane linee che si trovano anche nei dipinti delle pareti  delle grotte di 30.000 anni fa, abitate dai Cro  Magnon, gli europeidi dell'Era glaciale,  alti quanto i Guanci, anche 2 m, e  che ricordano i nostri Giganti De Mont'e Prama , anche essi molto alti.

I Guanci erano particolari, perché  diversamente dalle società primitive, avevano classi sociali ben  gerarchizzate, re , principi,  Nobili,  dinastie, e una vera e propria classe sacerdotale ben definita, e anche una casta di guerrieri, come in una società urbana

La trasmissione ereditaria  della regalità avveniva per linea matriarcale, e sebbene l'autorità fosse determinata dal Re, ereditava la sua dignità dalla madre

La donna godeva degli stessi diritti dell'uomo, e in questo ricorda molto Sicilia "delle due madri" , isola profondamente  connessa con il divino femminile e  la Sardegna del periodo giudicale dove  salì al trono nel Giudicato d'Arborea ,  Eleonora, prima giudicessa sarda, figlia del giudice  Mariano IV,  e promulgatrice, nel 1392, della "Carta de Logu" che rappresenta il primo statuto autonomo della Sardegna, una raccolta di leggi, estremamente attuali, che resterà in vigore per 5 secoli

Inoltre , nella civilta Guanci, vi era un collegio sacerdotale di Monache che vivevano in un monastero al quale nessun uomo poteva Avvicinarsi

E  questo mi ricorda molto  le Domus de Janas sarde, le abitanti delle Grotte, le fate, le donne magiche detentrici di tutto il sapere ancestrale

Queste monache erano vere e proprie vestali, protostoriche ed erano  considerate la Spose del Sole, e i loro compito era quello di tenere acceso sempre il  Fuoco Sacro,  simbolo della Luce e della Vita eterna, derivante dal Dio Sole. culto che poi ritroviamo nel culto latino della Dea Vesta  e in quello Ellenico di Estia

Anche i Sardi nuragici veneravano il Dio Sole. Furono devoti al Dio Sole, anche al di fuori dell' isola, quando per via dei continui e proficui scambi marittimi tra gli Shardana  e L'Egitto(  vi portarono doni come metalli e manufatti d' argento, finemente decorati)vennero arruolati dai Faraoni nelle guarnigioni di frontiera costiere, fino a diventare  esattori dei tributi, addestratori dei soldati egiziani e poi "agenti speciali" della guardia reale del Faraone Ramses II, di cui ogni guerriero portava con sé un amuleto beneaugurante a forma di scarabeo( "su Karrabusu" sardo) sopra il quale veniva inciso in geroglifico "Ka Ra Bes" , cioè protetti dal Dio Sole( e sono molti gli oggetti egizi ritrovati in territorio sardo)

Gesta dei Shardana celebrate con orgoglio dai Faraoni nei loro papiri, stele , affreschi e bassorilievi, perché i guerrieri nuragici hanno contribuito a garantire all' Egitto una lunga stabilità geopolitica

I Re Guanci avevano il territorio suddiviso in 10 Distretti ,  come i 4 giudicati con cui venne divisa la Sardegna, ed ognuno governato da un Mencey un governatore, come nei giudicati sardi

E il parallelismo con il governo di Atlantide,  per come ce lo racconta Platone è evidente

I Guanci  credevano in un Dio creatore e adoravano Mager, il Dio del Sole, di cui gli umani erano figli Divini e immortali, che sarebbero ritornati  al regno della luce

Quindi svilupparono molto  il culto solare e avevano un'assoluta venerazione verso la Dea Madre del Sole, colei che governa il mondo, la Madre della luce

Quindi in questa ottica possiamo supporre che la pintadera sarda, così come nella civiltà dei guanci, avesse un vero e proprio valore cerimoniale, una precisa funzione di benedizione del pane officiata dal sacerdote Come si deduce dai numerosi Bronzetti di officiante che parrebbe proprio recare delle pagnotte decorate proprio con l'uso della pintadera

Quindi non solo usata come calendario nuragico  lunare, rappresentante la luna, la Terra e il Sole ma un vero e proprio atto  rituale sacro

Un pane  che viene impresso  in offerta votiva al Dio Sole

Il pane che diventa altare e offertorio dell'incontro tra maschile e femminile

Incontro tra pane lavorato da una mano femminile in cui trova posto l'elemento fallico maschile rappresentato da quel sigillo qual è la pintadera che suggella nella sua  forma circolare uterina l'incontro tra luna e sole nella terra"


La similitudine tra questo simbolo(che ritroviamo anche presso la tribù dei Dogon)e il nostro capovolto, fa comunque riflettere. 


#traccediSardegnaintuttoilmondo


Tiziana Fenu 

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31 agosto celebrazione Amazigh

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