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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, settembre 12, 2021

💛La sinergia dinamica della specularita'

 La sinergia dinamica della specularita' nell'Antica Civiltà Sarda. 


Che Raffinatezza.. Protratto nei secoli, rimane, più vivo che mai, il concetto del Maschile e Femminile in sinergia creativa, tipico della nostra Antica Civiltà.

Sardegna - Chiesa paleocristiana di San Giovanni di Sinis

"Dedicata a San Giovanni Battista , e proprio nel giorno in cui si celebra il Santo il 29 Agosto , il sole al tramonto penetra dalla finestrella ottagonale posta sopra l' entrata principale , e con un raggio di luce illumina l'altare ."

Così dice la didascalia. 

https://www.facebook.com/146865778708328/posts/4482240005170862/


La finestrella ottagonale indica la stella a 8 punte, simbolo del Sacro Femminino, di Venere, e non solo, come avevo spiegato in un mio post(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/la-simbologia-della-stella-otto-punte.html?m=1), che in questo caso viene "ingravidata" dalla luce del Sole, maschile, per portare una nuova rinascita, un battesimo(tutte le Antiche fonti battesimali erano ottagonali, poiché erano grembo dell'acqua purificante, del Femminino), attraverso la sinergia dell'acqua e del fuoco.

Giovanni

Giuanni

Giuanna

Jana

Giano, il dio romano custode delle porte deile due dimensioni, del passato e del futuro. 

"Giana/Jana", il portale femminino di rinascita, perché l'acqua è nascita e rinascita.

E se questa rinascita è potenziata dall'elemento fuoco(lo Spirito Santo, in ambito cristiano, è rappresentato dal fuoco, infatti si dice che "Cristo battezzera' con il fuoco"), il fuoco della divina Shekinah, la manifestazione divina, che incarnata è la nostra Kundalini, significa che già gli Antichi Sardi, secoli prima del cristianesimo, avevano capito che la rinascita può avvenire solo attraverso la sinergia dei due elementi, acqua e fuoco, poiché il sole, quindi il fuoco, come nel pozzo di Santa Cristina, e molti altri pozzi, va a unirsi con l'acqua per poter portare la rinascita.

Mi viene in mente un'altra cosa riguardo la colomba, simbolo della purezza dello Spirito Santo, e un nostro simbolo del menhir di Laconi. 

La colomba dello Spirito Santo, viene spesso simboleggiata a testa in giù con le ali aperte, in picchiata, in discesa verso la materia, il terreno, l'Umano. 

Una colomba che, nella sua purezza, porta con sé il Fuoco dello Spirito Santo, il Fuoco Alchemico, il Fuoco Sacro. 

Quello che conoscevano anche i nostri Antichi Padri Sardi.

Il Fuoco della dimensione divina, spirituale, non di un Dio in particolare. 

Una colomba, che stilizzata, ha le stesse fattezze di un tridente, o della lettera Shin, ventunesimo Archetipo ebraico, rappresentato come tre lingue di Fuoco, come lo stesso tridente.. 

Un tridente che appartiene ad una divinità, Poseidone, Dio del mare, dell'acqua, che ha tra le mani, per equilibrio, un simbolo di Fuoco. 

Come la colomba, come la Shin con le tre lingue di Fuoco e come il simbolo del Menhir di Laconi. 

Secondo quanto riportato nei dialoghi di Platone, "Timeo e Crizia", le antiche divinità si spartirono tutte le terre emerse, così che ognuna potesse averne un lotto, e a Poseidone fu lasciata Atlantide.

E Poseidone/Nettuno era rappresentato dal simbolo del tridente, poiché solo attraverso l'acqua si può nascere morire e rinascere. 

Quindi un simbolo di potere, di regalità e capacità di rigenerazione ciclica. 

Nei Menhir di Laconi, del 3000 a.C., è evidente questa sinergia tra i due elementi "acqua/fuoco". 

Inanzittutto nella stessa conformazione di quello che viene definito il "capovolto" 

Capovolto che ha la stessa conformazione di un rapporto aureo che gli Antichi Sardi conoscevano molto bene, quella del Numero d'oro, aureo, che, guardacaso, corrisponde anche alla ventunesima lettera, e Archetipo Sacro, Shin, è rappresenta quella proporzione aurea della serie di Fibonacci, di cui parla anche Platone nel Timeo, come chiave fisica del Cosmo, una Divina Proporzione. 

Invece la lettera greca che ha la forma di un tridente, è la "Psi", (Ψ), la ventitresima, traslitterata poi dai romani per formare la parola "psyche", che significava farfalla, soffio, energia, anima. 

Esattamente ciò che significa anche la colomba capovolta. 

Il soffio del Divino che diventa Anima, nell'Umano. 

Un altro tridente che somiglia al nostro capovolto delle stele di Laconi. 

Abbiamo detto che tra i significati della lettera "Psi", il nostro "tridente/soffio divino" c'è anche il significato di farfalla. 

In greco antico la parola "psyche" , significava farfalla, il respiro vitale, divino, l'anima, il "ka" egizio. 

La farfalla porta con sé la simbologia della trasformazione (da bozzolo a splendida farfalla), ma anche nella sua particolare conformazione speculare, un altro importantissimo concetto, estremamente presente nell'antica Civiltà Sarda e non solo. 

In tutte le Antiche Civiltà. 

Il concetto del doppio, dello specchio rovesciato, della specularita', dell'equilibrio e, conseguente trasformazione, che si può trovare quando le due polarità opposte sono in equilibrio sinergico. 

E, quella H, sotto il "capovolto" nel menhir di Laconi, indica proprio questo. 

La H per convenzione codificata nel tempo, indica la H Mercuriale della trasformazione, possibile solo se le due polarità, maschile e femminile del caduceo Mercuriale, che rappresenta la nostra Kundalini con le due nadi, sono in equilibrio. 

Ne parlai in un mio post passato. 

Tutte le divinità, anticamente, venivano rappresentate con le braccia tese e solitamente con due animali in ogni mano, a rappresentare l'equilibrio sinergico, che consente la trasfigurazione, la trasformazione alchemica di consapevolezza, di passaggio ad un altra dimensione. 

Ne parla anche Dante nella sua concezione del cosmo, dove ascende al "Cielo delle stelle Fisse"(l'ottava sfera, appunto, dove vi è l'integrazione tra Cristo e Maria, le due polarità), presso la costellazione dei Gemelli, perché proprio la costellazione dei Gemelli, indica l'androgino, la divinità completata(avete presente anche le nostre due pavoncelle bifronti davanti all'albero della vita?), l'integrazione, che da accesso a livelli superiori di consapevolezza e conoscenza, proprio per la sua specularita'.

Basta pensare alla specularita dei gradini nei pozzo sacri, sotto e sopra, dai quali, simbolicamente, si risale purificati, attraverso il passaggio alchemico. 

O pensiamo all'immagine capovolta riflessa nel pozzo di Santa Cristina, che si verifica soltanto per l'equinozio di Primavera, dove appunto, le due polarità "giorno/notte" sono in equilibrio, e dove l'acqua è il punto di congiunzione  in cui le due dualità si incontrano, maschile e femminile, Sole e Luna. 

Come in un liquido amniotico monadico, come un ventre materno che si offre al cielo. 

L'acqua, H2O nella sua formula chimica, è elemento di trasformazione. 

Visto dall'alto, il fondo del pozzo presenta gli ultimi gradini con un andamento spiraliforme che ricorda la successione della sezione aurea.

E con  questo, ritorniamo al concetto iniziale del post, ripreso poi nei secoli dalla chiesa. 

Il Femminino, la stella a 8 punte, il cui ottagono verrà utilizzato per le fonti battesimali, e, in questo caso, come finestrella del passaggio del sole fecondante, che insieme, in sinergia, vanno a "benedire" l'altare. 

Acqua e Fuoco insieme. 

Come il tridente, simbolo dell'acqua Poseidone/Nettuno), ma anche del Fuoco (la Shin, il Sacro Archetipo). 

Il tridente, la "Psi" della "Psyche/Anima", che è il "soffio divino/colomba/capovolto", incarnato nella nostra Kundalini con le sue nadi energetiche laterali. 

La nostra centralina elettrica (perché i suoi chakra sono vere e proprie centraline elettriche spiralizzate) trasformatrice, alchemica, che funziona bene, quando le polarità energetiche sono in equilibrio, rappresentate da quella H sotto il "capovolto" nel Menhir di Laconi. 

Un equilibrio tra opposti, che l'Antica Civiltà Sarda, ha sempre ricercato, e che si è perpetuata nei secoli. 

Sapevano benissimo che la trasformazione alchemica avviene solo in sinergia di opposti, e questa chiesa ne è un esempio. 

Rimango estasiata da ciò che rivela continuamente la nostra Antica Civiltà, anticipando di secoli  ciò che poi riprenderanno in seno alla chiesa cattolica.


Tiziana Fenu

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