Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, settembre 21, 2021

💙Non si dovrebbe

Non si dovrebbe dimenticare che l'uomo e la donna nascono dalla stessa Lacrima. 

Quella Lacrima che li vide uniti, nello stesso grembo della dimensione immortale del

"non-tempo". 

Quel grembo in  cui erano lo stesso respiro. 

Lo stesso battito. 

Prima della separazione sulla terra, che la Lacrima sapeva che sarebbe avvenuta. 

Riunione sulla terra, a suggellare una Sacra Promessa che è stata mantenuta. 

Che dovrebbe essere mantenuta. 

A volte, ci sono giorni dolorosi come questo, senza nessun motivo valido a giustificarne il dolore. 

Sono i giorni della memoria. 

Del ricordo di Noi, prima della separazione. 

Di quando eravamo completezza, Amore, gaudio. 

Non sono emozioni identificabili in un unico volto terreno. 

È il ricordo di noi, da innamorati. 

Di quando eravamo "dentro l'amore". 

In inglese si dice "to fall in love". 

"Cadere dentro l'amore". 

È quella sensazione di ebbrezza, mista a paura. 

Paura di cadere, ma con l'istinto naturale di volare. 

Lo senti nel tuo baricentro, nel plesso solare. Quando si dice "sento le farfalle nello stomaco", è l'attivazione del plesso solare Manipura, dell'emozione. 

Dell'azione del sangue. 

Emo-zione. 

Dell'emozione che si concretizza nella materia e smuove anche l'intero sistema solare. 

Perché, questo, significa, "essere innamorati". 

Essere nell'amore. 

Nell'emozione più grande.

Nell'azione più temeraria, che smuove le montagne, pur di concretizzare l'amore. 

Perché non c'è condanna più grave del non sentirsi più innamorati.

Del non sentirsi più "fall in love". 

"Caduti", precipitati, dentro l'amore. 

In giorno come questo, è un pathos struggente, che ti attanaglia fino alle viscere. 

Senti la bellezza e intensità di quel ricordo. 

E capisci, che ci si riconosce dalla sofferenza. 

Ci sono occhi che portano il dolore di questa perdita. 

Come una malinconia leggera, ma sempre presente. 

Piccole inflessioni impercepibili, anche difronte a tanta leggerezza, tanta ostentazione, ironia, allegria. 

Basta un attimo, e ne cogli tutta la profondità. 

Sono viandanti solitari. 

Hanno conosciuto gli abissi. 

Di sé stessi. Degli altri. 

Della stessa vita. 

La sofferenza, in questi casi, è una benedizione 

Riporta a casa. 

È verità. 

Non si veste di fronzoli. 

Pudica, cerca di non apparire. 

Di non svelare. 

Di non rivelare. 

Che siamo qui, ma altrove. 

Siamo sempre stati altrove. 

Nel nostro Regno. 

Non in questa terra di esuli. 

E abbiamo malinconia di ciò che eravamo, energeticamente, in quel momento di completezza, di integrità. 

La sofferenza mantiene vivo il ricordo di noi, in quella dimensione di estrema bellezza. 

Le lacrime fluscono come petali di opali cangianti di arcobaleni, alle prime gocce di rugiada all'alba di ogni nuova vita che abbiamo assaporato in questo fremito di immortalità, di eternità. 

Far fluire attraverso le lacrime  le emozioni che sono rimaste di quell'Unione dimenticata dalla mente, ma custodita nelle stesse frequenze, significa accedere a quella stessa vibrazione emotiva che fu prima della separazione. 

Separazione, fa rima con emozione. 

Significa sentire quell'azione, quel riverbero emozionale, vibrazionale, nel sangue, fin dentro il midollo. 

Significa attivare anche il corpo alla memoria, a ciò che lo rendeva pulsante, ricettivo e propulsivo come un diapason. 

In quanto elemento femmineo, la donna è naturalmente predisposta ad essere la custode di questa Sacra Memoria. 

Se ne fa altare, attraverso le Emozioni. 

Attraverso le lacrime, che spesso sono di emozione senza un motivo preciso. 

Le lacrime non esternate, che stagnano, a volte diventano come delle pozzanghere d'acqua sporca. 

Attraverso le quali è possibile vedere la propria sagoma, il proprio riflesso, ma non la propria Essenza, la propria Bellezza diamantina

Ci sono uomini, che hanno fatto delle proprie lacrime, le proprie paludi. 

Timorosi di mostrarsi nella loro nudità, oltre il fango da combattimento. 

E ci sono donne, che con le loro lacrime, hanno deterso piedi, visi. 

Mani. 

Cuori protetti dalla cassa toracica, come dietro delle trincee di attacco e difesa. 

Riconoscere la stessa Origine, la stessa Lacrima che ci vide uniti, è il primo passo per andare oltre il dolore per la separazione. 

Per tutte le volte che non ci si è riconosciuti. 

Per tutte le volte che non  si è voluti restare. 

Per tutte le volte che non si è potuti restare. 

Per i "si" mancati. 

Per le occasioni perse.

Per aver pensato che non ne valeva la pena. 

Le risate per i niente. 

E le coccole per i sempre. 

E restare nella Sacralità di quel primo respiro che ci vide uniti. 

Di quel primo battito che ha trovato risonanza nel petto dell'altro. 

Dove gli occhi non servivano. 

Perché si aveva lo stesso sguardo. 

e la propria pelle, era coltre per entrambi

E se qualche lacrima arriva, è come rugiada sui petali. 

Dei quali fiori, ne custodisce ancora la fragranza. 

Riconoscere la Sacralità di certi legami significa sentirne ancora il profumo. 

Che è lo stesso della nostra Anima

Quello che ci ha portato alla luce, con i polmoni pieni di Bellezza, per ciò che non si può raccontare. 

Ma che si può sentire

Come il profumo dei gelsomini candidi, dall'altra parte del Cuore. 

Come dei bucaneve di perla, che emergono da un Cuore innevato da troppe nevicate. 


Tiziana Fenu 


©®Diritti intellettuali riservati 


Maldalchimia.blogspot.com


Non si dovrebbe

Nessun commento:

Posta un commento