Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, settembre 12, 2021

💛L' altare di Valledoria

 L'altare delle tredici Lune di Valledoria. 


Altare prenuragico di La Serra a Valledoria, qui in Sardegna, in provincia di Sassari.

Il post originario parla genericamente di coppelle. (https://www.facebook.com/100336208846639/posts/173089698237956/).

Basta poco per notare che le coppelle sono 13, grandi, come quelle dell'altare di Santo Stefano ad Oschiri, e come la struttura funzionale del pozzo si Santa Cristina, e che erano funzionali ad un uso prettamente ritualistico durante il mese sinodico della tredicesima luna.

Scrivevo, nel mio post sulla tredicesima luna:

(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-tredicesima-luna.html?m=1)


"Cioè, praticamente, sia le tredici coppelle dell'altare di Santo Stefano a Oschiri, considerando quella doppia, sulla prima della serie, intorno a quella più grande centrale, che  la disposizione del pozzo di Santa Cristina, da (osservatorio lunare), rilevano lo stesso periodo di tempo, il periodo della tredicesima Luna. 

Uno, inciso sulla pietra, nell'altare di Oschiri. 

Uno, "inciso" nell'acqua, nel pozzo di Santa Cristina. 

Infatti ogni 18 anni e 6 mesi, quando la luna raggiunge la sua altezza massima, la sua luce attraversa l’apertura sulla sommità del pozzo, riflettendosi sull'acqua. 

Questo fenomeno ha un' alto valore sacrale, poiché stiamo parlando dei Riti Sacri di Esbat, quelli legati alla tredicesima luna, poiché l'acqua di luna, benedetta da queste lunazioni, durante questi Esbat, sono estremamente carichi energeticamente, sia per le divinazione, che per gli incantesimi. 

La Tredicesima luna è collegata al mondo degli spiriti, ai reami dell'oltretomba, agli antenati. 

È una luna oscura, che porta in sé estrema energia alchemica, trasformativa.

Vengono richiamate, in queste lune, gli spiriti delle Antiche Madri, come le banshees, in alcune culture, quelle che sono in contatto con il mondo dei morti, e la pietra più usata in genere, è l'ossidiana.

Mi viene in mente il rito dello specchio di ossidiana presso la cultura tolteca. 

Il rito di iniziazione, di divinazione per le curandere, alle quali viene fatto il Dono di vedere attraverso lo specchio di Ossidiana, attraverso l'oscurità della sua pietra, e di poter fare delle divinazioni, o riuscire vedere il passato attraverso esso.

È una luna nella quale si deve morire a se stessi, e rinascere nel grembo della madre, nelle acque uterine del pozzo sacro. "


Le 13 coppelle ricolme d'acqua, sono come 13 specchi di Ossidiana, che traguardano simbolicamente il percorso della luna nelle sue 13 lunazioni, di cui la tredicesima è la più potente, perché funge da ponte tra le due dimensioni

Estitevano infatti, nelle tradizioni delle Antiche Civiltà, come quella Tolteca, molto legata al Sacro Femminino e al ciclo delle lunazioni, come anche la nostra Antica Civiltà Sarda,  il mito e il rito delle 13 Madri, ognuna delle quali corrisponde ad una lunazione specifica, e ad un Archetipo del Femminino(Jamie Sams, "Le tredici Madri", per la descrizione dei tredici Archetipi femminili). 


La prima Lunazione è legata alla Madre e Custode della Natura. Ci insegna ad entrare in connessione con essa. Insegna ad apprendere la verità 


La seconda Lunazione è legata  alla Custode della Saggezza, delle antiche tradizioni, ed è custode delle Biblioteche di pietra. Ci insegna a onorare la verità.


La terza Lunazione è legata alla Giustizia ed equità. Ci insegna la responsabilità.


La quarta lunazione è legata alla Veggente, all'oracolo. È la Guardiana del Tempo, e del Tempo interiore.

Ci insegna ad essere Guaritrici guarite, al servizio.


La quinta Lunazione è legata alla Donna che ascolta, la Madre del Silenzio, della nostra voce interiore e degli Antenati.

Ci insegna ad ascoltare il silenzio.


La sesta Lunazione è legata alla donna Cantastorie, la Donna Medicina. Ci insegna a parlare sempre in verità.


La settima Lunazione è legata alla Custode del Femminino, della Saggezza sessuale e sensuale. Ci insegna ad amare in verità.


L'ottava Lunazione è legata alla Guaritrice intuitiva, l'Erborista, conoscitrice dei cicli della vita e della morte. Ci insegna come essere al servizio della verità.


La nona  Lunazione è legata alla Donna  del Sole Calante, dei sogni e degli obiettivi. Ci insegna come vivere la verità


La decima Lunazione è legata a colei che tesse la tela, la Musa, l'artista, creatrice e distruttrice allo stesso tempo. Ci insegna come agire in verità.


L'undicesima Lunazione è legata alla Donna Cammina Fiera, a colei che traccia nuovi sentieri, in Bellezza e Grazia, riflesso della sua Essenza. Ci insegna a percorrere sempre la strada della verità.


La dodicesima Lunazione è legata  alla Custode dell'Abbondanza, dei riti, del ringraziamento, dell'arte del Dare e del Ricevere. Insegna ad essere grati nella Verità.


La tredicesima Lunazione è legata alla Trasformazione e Trasmutazione Alchemica, alla Visione, alla pienezza e celebrazione di noi stessi. Aiuta a celebrare la nostra stessa Visione. Ad essere noi stessi Verità.


~~~~~


Questo è ciò che accade nei riti della tredicesima luna, degli specchi di ossidiana, che sono neri, come il buio della notte, ma ti spingono a veder oltre il riflesso.

Le coppelle oracolari, diverse dai quadranti astrologici, che servivano per le misurazioni, servivano a questo, a stare nella Verità, nella connessione con il Divino, che è verità, e a vedere ciò che è oltre il nostro stesso riflesso, e oltre quello della stessa luna, magnifica e caleidoscopica, mutevole come ogni Donna deve essere, per meglio essere ricettiva e restituirne in abbondanza e pienezza.

Un altare che celebra, questo di Valledoria, il potere trasformativo e terapeutico, al servizio della comunità, del Femminino, in un continuo rinnovamento e morire a se stesse(il tredici è anche l'Arcano maggiore XIII, la Morte), per meglio radicarsi ed essere Abbondanza, nel grembo di Madre Terra, come un seme che muore a se stesso per diventare germoglio(il 13 in riduzione teosofica è "1+3", quindi quattro).

Un altare stupendo, che infatti ha la forma smussata di un grembo, che sul lato, diagonalmente, ha altre 10 piccole coppelle, che erano funzionali alla sinergia di una (perché il mese della tredicesima luna, comprende un intero mese lunare, sinodico, non solo la notte) complementarietà tra maschile e femminile, tra sole (che riscalda le pareti dell'altare) e luna, tra fuoco e acqua.

Infatti il 10 indica completezza, complementarietà raggiunta, la perfezione.

Come perfetti erano i nostri Antichi Avi, nella loro spiritualità e intima connessione con le energie dell'Universo e del Divino, che avevano, e manifestavano in sé stessi, Inanzittutto. 


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com


Per correttezza sottolineo che nel post originario in questione si parlava di coppelle, senza specificarne il numero.

È stato corretto successivamente, aggiungendo una "ventina".

Non mi sarei permessa azzardare un "tredici" grandi e ben visibili, di contro ad una "ventina"

Sia ben chiaro.

Poco gradisco queste cose, a ridosso e conseguentemente ai miei post.

In  ogni caso anche se fossero 20 coppelle, non cambia il concetto, perché il fenomeno della tredicesima luna avviene  solo 7 volte ogni 19 anni, cioè quando la somma delle frazioni di lunazione annuale, diventa un' intero, circa ogni 2,7 anni.


Quindi 13(la tredicesima luna) +7(avviene solo 7 volte ogni 19 anni), come risultato fa venti.

La spirale con la quale sono disposte, indica il naturale divenire del moto dell'universo, in espansione e contrazione, come il Femminino

E notare che 19 è 1+9, quindi 10, come le coppelle sulla fiancata

E 20 + 10, cappelle superiori e laterali, fa 30, che ridotto è un tre, la triade divina creativa


L'altare di Valledoria

Nessun commento:

Posta un commento