Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, settembre 28, 2021

💛Ombra capovolta Santa Cristina

 L'ombra capovolta del pozzo di Santa Cristina alle h 12:00 dell'equinozio di oggi. 


Anche quest'anno, alle 12:00, nel giorno dell'equinozio autunnale, come succede per l'equinozio primaverile, ma alle 11:00, del 21 marzo, nel pozzo di Santa Cristina  a Paulilatino,, i ventiquattro gradini che portano verso il fondo del pozzo saranno completamente illuminati dalla luce del sole, e questo consentirà di vedere la propria ombra proiettata sulla parete di fronte capovolta.

Un'immagine altamente simbolica, perché il doppio, il gemellare, il capovolto, consente simbolicamente la rinascita, l'ascensione alchemica.

È un doppio, uno speculare che rimanda fedelmente a quel concetto di equilibrio di cui è portatore l'equinozio.


Scrivevo, nel recente post riguardo il concetto di gemellare

(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/il-concetto-di-gemellare.html?m=0) 

"Io credo proprio che i nuraghi, in numero così alto, indichino la divinità demiurgica solare primigenia, quella collina androgina che significa fuoco, inteso come fuoco solare, luce, come il Benben, come la radice di piramide(il pyr greco), come la radice di Nuraghe, Nur.

E questa concezione cosmogonica del "doppio", delle coppie primordiali Gemelle cosmogoniche che creano la prima civiltà, ha un'enorme importanza, perché astrologicamente, quella che venne definita l"eta' dell'Oro, si trovava, come cloruro equinoziale, quando il sole sorge, all'equinozio di primavera, sotto la costellazione dei Gemelli.

Si narra che il primo fuoco degli umani, venne acceso nell'età aurea dei Gemelli, forse un milione e mezzo di anni fa, quando si scoprì che con due bastoncini "gemelli", per confricazione, cioè per notevole sfregamento, si poteva creare la scintilla di vita, di sopravvivenza, del fuoco.

Questo concetto del "gemellare", dal quale scaturisce il fuoco vitale, poi è rimasto nel corso dei secoli, fino ad arrivare anche al periodo che riguarda le concezioni cosmogoniche in Egitto, quindi sino al 6000/4000 a.C.circa, periodo dell'era dei Gemelli, appunto.

Ecco perché le divinità creatrici sono come gemellari in una stessa entità, androgine.

Ed è per questo motivo che crearono coppie(maschio e femmina) in numero uguale, per creare i primi nuclei di Umani.

Ed ecco perché questo è stato riflesso anche sul piano terreno

Abbiamo un nuraghe che è contemporaneamente fuoco(nur) e acqua(Nun), e questo equilibrio lo si è cercato in tutte le manifestazioni architettoniche.

Il nuraghe è fallico, maschile, ma nel contempo, cavo come un utero.

Unisce cielo(maschile) e terra( femminile)

Ha il pieno(maschile) e il vuoto(femminile)

Ha la luce(maschile) e anche l'ombra( femminile)"


Ed è proprio sulla tholos del pozzo di Santa Cristina, la parte che più somiglia al nuraghe, che viene impressa questa immagine capovolta. 

Immagine capovolta che è veicolo della divinizzazione, che ha in sé gli elementi maschili e femminili che gli vengono "rilasciati" dalla stessa pietra su cui si manifesta, come fosse una parete all'interno di un nuraghe androgino, divinizzato. 

Il pozzo di Santa Cristina, ha un suo gemello nel pozzo di Sant'Anastasia. 

I due gemelli, speculari, custodiscono gli opposti, custodiscono il Divino e ne sono sua manifestazione

L'ombra proiettata, capovolta, custodisce il divino, e permette la divinizzazione dello stesso umano, che, solo illuminato dal Sole, si rivela nella sua parte divinizzata. 

L'ombra è la prova speculare che l'Umano è stato divinizzato dal Sacro potere del Sole, e nella sua forma capovolta sta rinascendo.


Cosi come sono capovolti e speculari, i 12 gradini che sono al di sopra dei 24  gradini di discesa che portano verso la cisterna del pozzo. 

Dodici come il dodicesimo anello della tholos del pozzo, sul quale, il 21 aprile di ogni anno si verifica una ierofania, con un preciso significato simbolico

Scrivevo in un post a riguardo

"(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0) 

" Abbiamo un elemento maschile di luce del sole, che penetra nell'umido ambiente ipogeico della Madre Terra e crea simbolicamente, ma anche realmente, una ierofania di luce dorata e vibrante sul dodicesimo anello il più spesso rispetto agli altri 23

Perché proprio Il dodicesimo anello?

Il 12 è un numero molto importante  È un numero sacro

Sul 12 si è scandita tutta la misurazione del tempo, degli eventi

12 ore, 12 meridiani, 12 mesi

E poi ancora a livello sacro, le 12 porte della Gerusalemme Celeste, i 12 apostoli, le 12 tribù di Israele, i 12 cavalieri della tavola rotonda, e via dicendo

Nei Sacri Archetipi ebraici, il 12 corrisponde alla lettera Lamed, con funzione "misura". Quindi rappresenta il calcolo, la misura.

Come se il momento esatto di quella ierofania dorata sul dodicesimo cerchio, indicasse proprio un parametro, sia per il raccolto, ma anche per un qualcosa di molto più elevato

La Lamed, nella sua forma, ricorda molto l' ureo egizio, che ornava la fronte dei Faraoni, e indicava il potere amplificato verso poteri divini, l'apertura del terzo occhio, l'estensione intorno e verso l' alto, pur mantenendo la stessa forma

Iside  era rappresentata come la signora Cob-ra ( Ra significa Dio del Sole)

 La più alta forma di energia del serpente è la "saggezza".  Il Cobra rappresenta il Basso Egitto e la mente subconscia, l'espansione della psiche e una coscienza elevata.  Ulteriore iniziazione del Cobra - inizia all' 'energia del Serpente con due teste - l'altra è quella di Nepthys.

 Il Serpente Ureo  quindi era il simbolo della Divinità. 

La Lamed  è rappresentata  dal dodecaedro, la forma che fa parte solidi platonici della geometria sacra, e rappresenta l'universo, il punto terminale delle geometrie

La Lamed, il 12, è limite, la misura dell'universo. Subito dopo c'è la sfera

Il dodecaedro stellato, in particolare, rappresenta merkaba, quella dimensione di coscienza che consente di viaggiare ad un'altra dimensione, un veicolo in grado di elevarsi in dimensioni ad un ottava Superiore, un portale per l'ascensione dell'essere. 

Ho scritto nel mio precedente post, come i 24 gradini che portano al bacile della Tholos, rappresentino l'ascesa, prima in verticale come gerarchizzazione egoica, poi la discesa dell'uomo all'interno di se stesso,, in umiltà e accoglienza

24 gradini per scendere nel grembo di se stessi. 

E 12  gradini per risalirne trasformati

Infatti il 12 è composto da 1 + 2 e rappresenta il ternario divino, nella sua riduzione teosofica. 

A 12 anni si facevano anche tutti i riti iniziatici nelle culture antiche di passaggio verso un età adulta, che si lasciava le spalle la fanciullezza

Il 12 si ottiene anche moltiplicando il 3 per il 4

Il divino che entra e si manifesta nella materia

Abbiamo un 3 e un 4, anche nella data del 21 aprile

21 aprile

21 e 4

3 e 4.. Divino e materia

12 come i gradini virtuali superiori di risalita. Si risale divinizzati.

E la ierofania  solare proprio sul dodicesimo anello lo dimostra

Sì scende percorrendo 24 gradini

24 come somma fa 6. Il "6" è l'unione degli opposti. Il Maschile e il Femminile. La Co-creazione. "Gli Amanti" degli Arcani Maggiori

Su questo "12", e sull' importanza che avesse per i Sardi nuragici e prenuragica, si sono soffermati anche alcuni studiosi, (come il prof. Gigi Sanna) in particolare su questa formula santificante del nome di Dio, "Santu Doxi", " Santo Dodici"

 Il che è perfettamente consono, dal mio punto di vista, visto che la numerazione nuragica era sessagesimale, cioè in base 12, al considerare il 12 e i suoi multipli ( come i gradini del Pozzo, 24 e 12) come simboli portatori di sacralità

Dodici che è un perfetto equilibrio di riduzione teosofica(1 + 3) e di materia (4) che si unisce al divino (3)

È tutto un richiamo finissimo ed estremamente equilibrato, alla complementarietà degli opposti

Alla sinergia creatrice energeticamente, verso la quale gli antichi erano estremamente attenti e devoti

Nei  I Ching, l'elemento acqua è simbolo di trasformazione ed è la Suprema legge del cosmo perché è fluido. È diverso dalla stabilità della terra, dal concetto tutto occidentale di stabilità

Il Tao stesso rappresenta questo principio acquatico di incontro fluido senza mai fusione

L'acqua è pura, semplice, veritiera

Ha una simbologia iniziatica esplicata anche attraverso il battesimo

Acqua e Pozzo intimamente connessi) 

[...] Acqua e Pozzo dove si scende per incontrare se stessi e la propria ombra, per risalire poi verso la conoscenza, verso l'alto

24 gradini per scendere e 12 gradini per risalire , e acquisire, dopo la trasformazione, la vera conoscenza, la consapevolezza divina dei 12 gradini divini ( 1 +2= 3, il Divino)

Dentro il vaso, l'anfora, la tholos, il grembo , l'acqua uterina, dentro la Vita stessa.

Dove si sottolinea il potere trasformatore dell'energia femminile, fucina alchemica, che trasforma generando la vita

L'uscita dal "pozzo /utero" è possibile solo se  ci si eleva spiritualmente verso il divino

È un passaggio di stato, è un parametro (ricordo che  l' Archetipo Lamed, quello che simboleggia il 12, significa misura, parametro)

È il "dunque", è mettere a prova la propria forza. La misura del nostro essere umani di ascendere verso il divino

Una prova iniziatica per passare dal piano ordinario a quello sacro

A 12 anni si facevano anche tutti i riti iniziatici nelle culture antiche di passaggio verso un età adulta che si lasciava le spalle la fanciullezza

La perfezione in terra è rappresentata dal sole al suo Zenit, a mezzogiorno, alle 12. 00

Lo sapevano bene anche i costruttori delle Tombe dei Giganti, con la precisa architettura dell' Esedra con la Stele centrale che catalizzava il calore del Sole alle 12:00

Momento mistico che enfatizza l'incontro di due elementi"


E consideriamo, che oggi, 22/09/2021, equinozio di autunno, come somma di data, numero per numero, manifesta un Sacro  Archetipo EbraicoTsade', il diciottesimo, con funzione "divisione", nella quale vi è la consapevolezza di essere frattali di un divino molto più ampio. 

Il diciotto è legato proprio al pozzo di Santa Cristina, oltre che all'altare di Oschiri,

(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-tredicesima-luna.html?m=0) 

"Cioè, praticamente, sia le tredici coppelle dell'altare di Santo Stefano a Oschiri, considerando quella doppia, sulla prima della serie, intorno a quella più grande centrale, che  la disposizione del pozzo di Santa Cristina, da osservatorio lunare, rilevano lo stesso periodo di tempo, il periodo della tredicesima Luna. 

Uno, inciso sulla pietra, nell'altare di Oschiri. 

Uno, "inciso" nell'acqua, nel pozzo di Santa Cristina. 

Infatti ogni 18 anni e 6 mesi, quando la luna raggiunge la sua altezza massima, la sua luce attraversa l’apertura sulla sommità del pozzo, riflettendosi sull'acqua.

[...] La Tredicesima luna è collegata al mondo degli spiriti, ai reami dell'oltretomba, agli antenati. 

È una luna oscura, che porta in sé estrema energia alchemica, trasformativa.

Vengono richiamate, in queste lune, gli spiriti delle Antiche Madri, come le banshees, in alcune culture, quelle che sono in contatto con il mondo dei morti, e la pietra più usata in genere, è l'ossidiana.

Mi viene in mente il rito dello specchio di ossidiana presso la cultura tolteca. 

Il rito di iniziazione, di divinazione per le curandere, alle quali viene fatto il Dono di vedere attraverso lo specchio di Ossidiana, attraverso l'oscurità della sua pietra, e di poter fare delle divinazioni, o riuscire vedere il passato attraverso esso."


Il riflesso, su uno specchio di ossidiana, risulta nero, come un'ombra. 

Come l'ombra capovolta che verrà riflessa oggi, sulla tholos del pozzo Sacro. 

Un'ombra divina. 

Perché solo l'ombra può rivelare la presenza della Luce, del Divino nello stesso umano. 

A mezzogiorno non si crea nessuna ombra di riflesso, poiché i raggi del sole cadono perpendicolari e la stessa ombra(il divino), è implementato nell'umano.. 

E allora, diventa veicolo di Manifestazione l'acqua, il Femminile alchemico, che purifica e proietta un'immagine capovolta, divinizzata. 

L'acqua, speculare e gemella della sua controparte solare, il Fuoco. 

Il matrimonio alchemico tra le due energie, maschile e femminile, che consentono l'alchimia, il salto di Ottava, l'Unione Mistica. 

Acqua e Fuoco che agiscono insieme, in sinergia, in contemporanea, per divinizzare l'Umano in un abilissimo e sofisticato gioco di riflessi, con un alto valore simbolico e alchemico. 

Solo qui in Sardegna, sempre attentissimi all'equilibrio degli opposti, potevano creare una tale perfezione.

Una rifrazione che rappresenta la stessa rifrazione dell'occhio umano.

Sulla retina le immagini si imprimono al contrario. È il cervello, ad elaborare nel verso giusto.

Stupefacente.. 

Il capovolto, qui da noi, è Vita!! 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com


Ombra capovolta S. CRISTINA

2 commenti:

  1. Una descrizione superlativa, meravigliosa, grazie Elena 🙏🙏🙏🙏🙏

    RispondiElimina