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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, settembre 22, 2021

💚Pendente turco

 Tarda età del bronzo, ca. 1300 a.C., Museo di archeologia subacquea di Bodrum, Turchia. Pendente con nudo femminile, oro, H. 9,1 cm l. 4,7 cm massimo spessore 0,9 cm, relitto di Uluburun, nei mari della Turchia sud- occidentale 

La datazione effettuata su un piccolo frammento ligneo del relitto, lo collocò intorno al 1350 a.C. nella tarda età del bronzo (XIV sec. a.C.).

Le campagne di scavo che si susseguirono per oltre dieci anni, per un totale di oltre ventimila immersioni, riportarono alla luce la storia di un naufragio tra i più antichi in assoluto riscontrati nell’area, con una ricchezza e varietà del carico ineguagliabili, con oltre 18.000 reperti


Questa stupenda placca, dell'antica Anatolia(Turchia), riporta una iconografia presente in ogni antica civiltà.

Rappresenta la prima divinità monadica, androgina, quella che poi sarebbe stata definita  come il "Rebis", con le due polarità, maschile e femminile in equilibrio.

Era considerato un risvegliare la nostra divinità interiore, conciliano gli opposti.

Questo concetto corrisponde alla simbologia della Kundalini, che con le due nadi, Ida(femminile, lunare) e Pingala (maschile, solare), consente l'espressione della nostra divinità interiore

In un certo senso rappresenta il Sacro Archetipo Ebraico Het, l'ottavo, rappresentato dalla lettera H, che significa "riparo, la solidità della creazione".

È rappresentato anche dal numero otto, che simboleggia l'infinito, poiché il luogo privilegiato della creazione, è infinito, si ripete nel tempo, e si manifesta in seno all'equilibrio di queste due polarità complementari.

È il segreto della creazione, dei grandi costruttori divini, che agivano in nome dell'amore per l'umanità.

Infatti il numero otto è legato anche alla stella a 8 punte, che simboleggia Venere, che ha un ciclo delle sue fasi, di 8 anni, è che rappresenterà tutte le Dee del Sacro Femminino, Ishtar, Inanna, Iside, Diana, Afrodite..

È la "legge dell'equilibrio", che per paradosso, consente il dinamismo.

La conciliazione degli opposti che generalmente era esplicata graficamente da due animali tenuti tra le due mani, in modo speculare.

Pare che questo concetto di specularita', consenta il passaggio, la trasformazione, il pieno possesso della nostra divinità interiore.

A volte sono serpenti, leoni..

Questi rappresentati in questa placca sembrano  due antilopi.

L'antilope è un'importante animale di potere della Ruota della Medicina.

La Medicina dell'Antilope è l'Azione.

L’antilope sapeva che gli umani sarebbero sopravvissuti all’Era Glaciale se avessero imparato a mangiare carne.

Ma insegnarono agli umani una cosa importantissima, ad onorare i doni inviati dal Grande Spirito e ad evitare la distruzione indiscriminata della vita.

Conoscendo la morte, visto che l'azione dell'Antilope è veloce e consapevole, puoi apprezzare anche il valore della vita.

Si può vivere solo conoscendo la morte, agendo, con la forza della mente(il Mascolino, il Sole) e del cuore (il Femminino, la Luna).

Un animale di potere molto forte, quello che tiene tra le mani questa Dea egizia Satis, il cui simbolo era proprio un antilope o gazzella, protettrice delle acque del Nilo, il cui nome significa "eiaculazione", riferito all'annuale piena del Nilo, come effetto dell'atto di masturbazione del dio Atum(mi viene in mente che la parola latina "satisfacere", soddisfazione di piacere, orgasmica, ha come radice proprio "Satis"). 

Un monile stupendo, altamente simbolico.


Tiziana Fenu

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