💙Il radicamento..

Il radicamento parte dai chakra più bassi. Ma non esiste distinzione tra chakra alti e bassi. Fanno parte dello stesso albero, con le sue radici e le sue fronde. Le une, nell'ombra e le altre esposte al sole. Si nutrono entrambe della stessa linfa. Non ci potrebbe essere nutrimento, senza radicamento. E radicamento significa manifestare anche e soprattutto ciò che come energia si manifesta a partire dal chakra della radice, in modo spontaneo. Manifestarlo significa portarlo alla luce, fargli assaporare anche la controparte energetica dell'ombra. È un percorso dove luce ed ombra, Istinto, desiderio, sublimazione, emozione, estasi, contribuiscono a mantenere attivo e dinamico il nostro GPS terreno. La nostra Kundalini. Quando è attiva, in modo vero, profondo, si armonizzano, in un fluire continuo. È come il ciclo della luna intorno al nostro chakra del cuore, quello che sta al centro, che io considero importante tanto quanto il chakra del plesso solare, perché ne subisce la radianza. Considero il chakra della radice la nostra più intima verità, come se fosse la fase della luna nuova. Ciò che non si vede esteriormente, ciò che è occultato. In astrologia la luna nuova è chiamata anche Lilith o Tanit. Questo la dice lunga su quanto questa fase simboleggi la completezza delle due energie, del maschile e del femminile, della luce e dell'ombra. Il seme che, dentro l'involucro, è già sole in potenza, dentro di sé. Già germoglio. Non si può tirare fuori ciò che non si è già. Nell'ombra del chakra della radice, della luna nera, della luna nuova, la Lilith si muove più agevolmente, nella completezza della sua stessa pula di scarto, che offre, in questa fase, protezione e assicurazione di espansione. Ci sono anime che si muovono più agevolmente nella penombra, nel buio. La luce li imbarazza. Troppa luce. Sono come talpe. Conoscono la loro dimora, il loro tempio, anche alla cieca, perché hanno imparato a muoversi soprattutto nell'oscurità dei propri pensieri, del proprio sentire, dei propri bisogni, dei propri desideri e manifestazioni. Delle proprie fragilità. Senza mistificazioni. Senza intenti seduttivi. Non hanno bisogno di "condurre a sé". La Verità, la propria personale Verità, sul come "si è, e non si è", ha una potenza seduttiva immensa. Non è barattabile, non è sacrificabile, non è confrontabile, non è in competizione. Non ha rivali. Semplicemente è. Entrare in punta di piedi, nell'oscurità di qualcuno, significa entrare nella parte più Sacra del suo Tempio, poiché è la più vera. Talmente vera, nuda, integra, che può anche spaventare, perché spesso non sappiamo relazionarci all'altro con la stessa Verità, la nostra. Solo due Verità che si incontrano possono vibrare alla stessa Frequenza. Non è importante il tipo di Verità. È la parte più vera di noi stessi, la più radicata, la più istintiva, la più Anima-animale. Quella che pulsa nelle vene, vera e fluida come il sangue. Quella che ci batte nel petto e che trova eco nello stesso battito dell'altro. Solo due Verità, possono trovare un punto di incontro, come due semi della stessa Sacra Oscurità. Tiziana Fenu ©®Diritti intellettuali riservati Maldalchimia.blogspot.com