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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, settembre 21, 2021

💙22/9/2021 equinozio

 Oggi 22/09/2021, alle 21:20, ci sarà il passaggio dal solstizio estivo all'equinozio d'autunno.

Un passaggio importante, dal punto di vista alchemico, poiché segnava il momento della discesa di Demetra nell'Ade, alla ricerca della figlia Persefone, rapita da Ade, per farne sua sposa, nel mondo sotterraneo degli Inferi, nel quale resterà, per un terzo dell'anno, e trascorrendo due terzi nel mondo dei vivi, con lei

Persefone si presenta sotto due aspetti, di cui uno, è Kore, la fanciulla.

In realtà, Persefone, la terra fertile durante la primavera, rappresenta solo un'altra forma della stessa Demetra, tanto da poter parlare di identità tra le due, ed essere chiamate entrambe "damatres" (madri), ed essere raffigurate in modo indistinguibile.

Un equilibrio tra le due, come tra il giorno e la notte, il mondo degli inferi e il mondo della luce, tra luce e ombra, tra sole e luna, tra maschile e femminile.

E questo bilanciamento energetico, equinoziale, è stato onorato in tutte le culture e civiltà, come portale di accesso a tutte le dimensioni, come momento di grande sacralità e di iniziazione, dove gli opposti si integrano in perfetto equilibrio.

Questo equinozio è benedetto da questa sacralità di integrazione e bilanciamento, perché cade appena sotto una Luna Piena sotto il segno di Pesci, e abbiamo visto, dal mio precedente post, quanto sia importante dal punto di vista energetico.

Questo perché l'energia  dominante di questo Plenilunio è stata quella della corrispondenza, guidata dal Sacro Archetipo Ayin, il sedicesimo, che enfatizza la polarità di corresponsione, come un Tao, del glifo dei Pesci, immersi in un Femminino acquifero, uterino, di profonda trasformazione e purificazione.

È un equilibrio, questo, che ha voluto manifestare l'Universo, perfettamente coordinato in ogni suo passaggio e ingranaggio.

Infatti, se il Plenilunio, è capitato in un giorno archetipale Ayin di corrispondenza, l'equinozio autunnale segna ciò che fa la differenza qualitativamente, energeticamente.

L'equinozio autunnale, il 22/09/2021(la cui somma totale, numero per numero, fa 18 ), ha l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Tsade', con funzione  "divisione", assimilabile alla Lettera "S" , simile al Serpente tentatore che divise Adamo ed Eva tra loro, ma soprattutto dalla loro corrispondenza d'Anima con Dio.

Ma essendo un Archetipo, ha una funzione ben precisa che avvicina al Divino, e non il contrario.

Assistiamo, in questi giorni, alla preparazione di un evento, di una manifestazione, di un'opera che "vorrebbe" enfatizzare proprio questo aspetto, di "divisione".

La "porta infernale" del Rodin. 

Molto scenografico.

Molto illusionistico. 

Molto mistificatore.

Così come hanno mistificato, come già scrissi in un mio precedente post, un numero Sacro e portante come il diciannove, simbolo del Sole, della Luce, della Conoscenza e consapevolezza.

Agire in un giorno di perfetto equilibrio energetico, come quello dell'equinozio di oggi, tentando di squilibrare verso l'oscurità infernale, veicolata da questa "porta infernale", significa non essere tanto abili come ci si crede di essere.

Perché l'archetipo Tsade', che viene poco prima dell'archetipo diciannove Qoph, archetipo e numero divino per eccellenza con funzione "legante", in piena consapevolezza e liberazione delle proprie capacità, rappresentando  il Sole, l'Oro, antagonista dell'ombra, rivelatore di verità, simbolo della vita stessa(è rappresentato geometricamente da un esagono/fiore della vita), è ciò che deve essere fermato nella sua funzione preparatoria di consapevolezza, poco prima della rivelazione solare.

Squilibrare il naturale equilibrio dell'universo.

Appesantire questo squilibrio con la "pesantezza energetica" di questa porta degli Inferi.

Ma, come tutti i dilettanti, come tutti i portatori di "non verità", non possono cogliere ciò che non hanno in loro stessi.

Non sono frattali divini. Sono aborti mal riusciti, delle caricature della vera consapevolezza, che si fermano alla superficie, che "costeggiano i bordi".

Come il "lanciatore di coltelli, per fare scena".

Uno spettacolo che non tiene conto, di ciò che è il vero significato dell'energia di questo Sacro Archetipo Tsade'.

Divide, ma per creare la consapevolezza dell'appartenenza, del sentirsi un frattale, con una propria "omotetia" interiore, dove il piccolo, mantiene la stessa forma del grande.

E questo vale molto più di mille porte e portali messi insieme, poiché veicola le memorie akashiche del grande, anche nel piccolo, consentendo l'accesso a più dimensioni.

La coscienza è un frattale del Divino.

Non può essere fermata dai limiti della tridimensionalità Terrena.

È un portale multidimensionale.

Un "18", che è un "9+9"

Il 9 è l'Archetipo Teth, il Femminino, la "non Forma" cedente, accogliente, che accoglie il Divino nella materia, nella dualità del due.

Un Femminino, Sirio, che il giorno del Plenilunio sembrava volesse esplodere da quanto brillava nella sua luce dorata. Alcuni astronomi, oggi, come i Sumeri, sostengono che il Sole ruoti intorno alla stella Sirio, il Sole nero degli Egizi, Iside. 

Ma il "18" è anche un "6x3"

Un sei ripetuto tre volte, uno stato di coscienza nel  quale l'uomo non può stagnare, poiché deve acquisire consapevolezza e superare questa tappa, sublimando la sua Essenza.

Un argento, che non è ancora diventato Oro.

Ma i segni dell'Universo, e in cielo, sono stati inequivocabili, per questo passaggio verso la più totale completezza, nel giorno del Plenilunio. 

Sotto il segno dei Pesci, e con un Femminile, Sirio, che brillava quanto un Sole Mascolino.

Oro e Argento lunare nello stesso cielo.

Un traguardo importantissimo, come quando si compiono i 18 anni, e ciò che abbiamo proiettato verso la Luna (Arcano maggiore XVIII) ci riporta alla nostra integrità, poiché è nella divisione, come in una "meiosi/mitosi" cellulare, che comprendiamo, che in questo vuoto, che si forma con la divisione, possiamo creare la nostra completezza, in un Femminile in piena accoglienza e creazione.

In accoglienza del Sole, (l'archetipo del giorno 23 settembre), per essere fecondato in una continuità che mai si interrompe, proprio come la Runa che rappresenta questo archetipo Tsade', la Runa Algiz, rappresentata come una Y(ancora una Y, come Ayin e Tsade'), simile ad un fiore aperto pronto a ricevere il Sole, in perfetta connessione tra umano e divino.

Come in un frattale, appunto, perché siamo già parte del Divino, come Forme Sacre, perfette, in protezione, in perfetto equilibrio e connessione con le energie dell'universo.

Che nessun elemento esterno, né tantomeno una "porta infernale", né un percorso sull'inferno dantesco(chiaro monito per i "disallineati" alla non verità), può squilibrare.

Questo, in termini pratici, significa avere piena padronanza del concetto stesso di creazione

Posso creare, perché sono un frattale divino, e in me, ci sono già tutti i portali necessari, quelli veri, multidimensionali, che creano una continuità, e non una divisione.

Una fluidità che è un includere.

In piena consapevolezza. 

Non, un'escludere, che sembra l'imperativo di questo momento. 

La realtà è il riflesso di ciò che abbiamo dentro. 

Ma che è solo l'effetto della nostra creazione.

Noi, in consapevolezza, siamo Matrice creativa.

E certe porte, si possono chiudere anche di tacco, girati di spalle. Energeticamente. 

Perché non è un luogo dove non soggiorna la nostra Anima.

Essa soggiorna in luoghi di Bellezza e Verità.

Dove c'è Amore, Unità, Appartenenza, che creano increspature nelle linee temporali che invece, si ripetono sempre uguali a sé stesse. Per imparare sempre qualcosa di nuovo. 

Ma è giunto anche il tempo di insegnare, e fare la differenza, senza più vivere nella paura, nel ricatto.

Nella suggestione di incantatori di serpenti. 

Il Divino non ricatta. 

Il Divino non crea paura. 

Non crea pesantezza. 

Non ha porte. 

Nel Divino si fluisce. 

Come in uno stato di grazia inattaccabile. 

E ringraziamo chi ci offre, dalla sua ombra, la possibilità di vedere questa grande opportunità, in un giorno Sacro come questo dell'equinozio d'autunno, dove Demetra e Persefone, la luce e il buio, si fondono in un'unica Essenza. 

Dove ciò che non ha più linfa, si sgretola sotto i piedi. 

Come foglie secche al nostro passaggio. 

È tempo di cogliere i frutti più dolci, i più colorati. Cachi, uva, fichi, melagrane. 

E di brindare, all'equilibrio e consapevolezza raggiunti. 

Bianco, color oro, rigorosamente freddo.

E che equinozio di equilibrio e discernimento sia. 


Tiziana Fenu

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